giovedì 7 febbraio 2013

Sta accadendo Adesso in GRECIA, PRESTO potrebbe essere così anche da noi...

Daniel Gentile collaboratore di nocensura.com racconta:

Nel silenzio più totale e vergognoso dei nostri media, giungono lo stesso dalla Grecia notizie terribili.
Guardate queste scene incredibili: alcuni contadini fuori dal Ministero dell’Agricoltura di Atene distribuiscono frutta e verdura gratuitamente.
Pensionati, cittadini comuni, disoccupati s’accalcano per mendicare un sacchetto di cibo.
Nonostante i ripetuti inviti alla calma, la fame e la frustrazione hanno portato non solo a code molto lunghe, ma anche a disordini.
Alcuni uomini, caduti a terra nella ressa generale, sono stati calpestati…

Questa è anche la nostra Europa insignita perfino del premio Nobel per la pace.
Da cittadino italiano ed europeo provo vergogna ed indignazione.




Le politiche di austerità, che stanno infliggendo sofferenze enormi ai cittadini greci, stanno già producendo analoghi risultati da noi. tutti coloro che appoggiano queste politiche si rendono responsabili della sofferenza di milioni di persone, fate girare questo video, fate uno sforzo perchè alle prossime elezioni non prevalgano coloro che, passivamente, accettano queste politiche.

Ne va del nostro futuro e di quello dei nostri figli.


FONTE:  QUI


mercoledì 6 febbraio 2013

"Monti deve essere processato..."



L'intervista integrale di Marra a Radio Lombardia:



NOTA: il calendario è stato aggiornato alle ore 13.00 del 5 Febbraio LEGGI IL VOLANTINO

Pas-FermiamoLeBanche&Tasse rende noto il calendario degli incontri che l'avv. Gino Marra e Vittorio Sgarbi hanno programmato per presentare il programma elettorale; se vivete nella zona o comunque avete la possibilità di assistere, fatelo! E spargete voce: i convegni dell'avv. Marra sono sempre molto interessanti: signoraggio bancario, sovranità monetaria, illeciti e abusi delle banche, bilderberg e molto altro. Per farvi un'idea guardate il convegno dell'avv. Marra tenuto il 15 Dicembre scorso a Terni. Tra i candidati del PAS c'è anche Francesca Salvador, l'imprenditrice veneta impegnata nel mondo dell'associazionismo nota per aver parlato di sovranità monetaria a Servizio Pubblico in occasione della puntata in cui ha partecipato Berlusconi.

Maggiori info sul PAS sul sito http://pas-fermiamolebanche.it o su www.marra.it


Sabato 9 Febbraio a Napoli; Domenica 10 Febbraio a Roma... NON MANCATE!

Il volantino integrale lo puoi visualizzare/scaricare qui
Riceviamo e pubblichiamo:
"Inviamo (riportati sull'ultima versione del volantino sottostante) gli indirizzi definitivi degli incontri che Marra e Sgarbi avranno con gli elettori in Lazio e Campania nel contesto della campagna Io voto utile, non voto tossico!."

http://fermiamolebanche.it/

Vaccini?? Contaminati da metalli pesanti


"Non è mia intenzione esprimere opinioni sulla reale attività dei vaccini, sui pro e sui contro del loro impiego, sui loro eventuali successi e i loro eventuali fallimenti. Né è mia intenzione commentarne il business. Qui darò solo dei fatti di cui sono protagonista e di cui, per questo, posso garantire l’oggettività."

Di Stefano Montanari

All’incirca una decina di anni fa l’Università di Mainz sottopose a mia moglie, la dottoressa Antonietta Gatti, il caso di una granulomatosi cutanea che i medici tedeschi avevano attribuito, senza, però, capirne il meccanismo, all’iniezione di un vaccino contro la pollinosi. Noi analizzammo sia il tessuto patologico sia il farmaco e scoprimmo che a causare la malattia erano stati delle particelle solide, inorganiche, non biodegradabili e non biocompatibili che inquinavano il vaccino. Insomma, delle polveri grandi più o meno un millesimo di millimetro che non avevano titolo di stare dove le avevamo trovate.

Anni dopo, lavorando per una tesi di laurea, analizzammo 19 campioni vaccini tutti diversi tra loro e li trovammo tutti inquinati da micro- e nanoparticelle di composizione chimica piuttosto varia.
Quasi un paio d’anni fa, su richiesta della trasmissione TV Le Iene, analizzammo un campione del vaccino anti-papilloma virus, trovandolo pure quello inquinato. Nonostante le ore di ripresa effettuate e la mia intervista con Roberto Biasio, direttore medico della Sanofi Pasteur, la distributrice del prodotto, il servizio non andò mai in onda.
Può essere interessante riferire come la rivista Il Salvagente abbia pubblicato una lunga intervista con me (n. 38 – 27 settembre - 4 ottobre 2012) cui, nello stesso numero, rispose il dottor Biasio secondo il quale le nostre analisi sono “condotte con metodologia seria” ma non c’è motivo di allarme perché non ci sono leggi che normino quelle presenze per indebite che quelle siano. Altra affermazione è che i nostri ritrovamenti sono “rarissimi casi isolati”, cosa quanto meno bizzarra perché non ci è mai capitato di trovare vaccini puliti e la probabilità d’imbroccare ogni volta un caso rarissimo è di un’improbabilità assoluta. Inoltre – aggiunge ancora Biasio – se ci sono particelle in un vaccino, il medico se ne accorge con una semplice ispezione visiva. Questo significa che il medico, guardando la fiala prima dell’iniezione, vede ad occhio qualcosa che è visibile solo al microscopio elettronico.

Altrettanto interessante, sempre nello stesso numero della rivista, è ciò che sostiene Stefania Salmaso, direttrice del Centro nazionale di epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità. La tesi è che le nostre analisi sono “estemporanee e non ripetibili”. Il che è quanto meno curioso, se non altro perché non è chiaro l’uso dell’aggettivo estemporaneo, non fosse altro che perché la metodologia che noi abbiamo messo a punto è validata dalla Comunità Europea e mia moglie è inserita dai suoi colleghi a livello planetario in quello che si chiama College of Fellows, il gruppo in cui sono riuniti i 32 scienziati più grandi del mondo nel settore della bioingegneria e dei biomateriali. Quanto alla non ripetibilità, temo che la dottoressa Salmaso non abbia le idee chiare in proposito, essendo tutto perfettamente riproducibile a patto, naturalmente, di sapere che cosa cercare e come fare. In aggiunta c’è la dichiarazione sempre della dottoressa Salmaso secondo cui ogni lotto di vaccino è controllato da “una serie di controlli di qualità stringenti standardizzati”. Non resta che interrogarsi sulla metodologia con cui quei controlli sono effettuati.

Il nostro laboratorio ormai da anni fatica molto a lavorare, e questo a causa dell’azione di Beppe Grillo che il 22 gennaio 2010 riuscì a farci sottrarre ilmicroscopio elettronico con cui noi facevamo ricerca (http://www.stefanomontanari.net/sito/images/pdf/grillo_microscopio.pdf).

Tuttavia siamo riusciti a controllare altri due vaccini, trovandoli ambedue inquinati sempre da polveri inorganiche non biocompatibili. Così, in totale, 23 sono i campioni di vaccini analizzati, vaccini diversi per produzione e per indicazione, e per 23 volte il risultato è stato lo stesso: più o meno come fare 13 al totocalcio 23 volte di seguito.
Concludendo, l’oggettività delle analisi indica che quelle polveri contengono un po’ di tutto, dal Nichel al Piombo, e sono in ogni caso incompatibili con l’organismo umano. Ognuno valuti da sé.

FONTE:  QUI

L'Islanda risorge dalla Crisi, e punisce Banchieri e Politici


Da tre anni, c'è un nuovo sceriffo in città. Non ha lo Stetson in testa, nè stivali con speroni. E nemmeno il cinturone con la Colt regolamentare. Olafur Hauksson dà la caccia a una tipologia peculiare di banditi: i banchieri. Lo fa in quel di Reykjavik, capitale di quell'Islanda fino al 2008 nota soltanto per i geyser e per l'estate più breve di uno starnuto. Poi, d'improvviso, il virus dei mutui subprime e il crollo di Lehman Brothers arrivarono anche tra i ghiacci. E un Paese con 325mila abitanti, poco più del quartiere milanese di Quarto Oggiaro, scoprì di dover fare i conti col fallimento di tre banche il cui valore equivaleva - fino al crac - a quasi il 1.000% del Pil. Un disastro nazionale, servito in diretta tv dal primo ministro dell'epoca, Geir Haarde, con un «Dio salvi l'Islanda».

In effetti, a oltre quattro anni da quello che sembrava un crac ineluttabile, l'isola a metà strada tra Groenlandia e Gran Bretagna è quasi salva. Quasi, perchè la crisi non è ancora al capolinea. Se i due miliardi di dollari messi a disposizione nel novembre del 2008 dal Fmi avevano garantito l'immediata sopravvivenza, per risalire la china gli islandesi hanno adottato una ricetta autoctona priva di quegli ingredienti tossici somministrati a più riprese alla Grecia, ma anche a Italia, Spagna e Portogallo, dai cuochi dell'austerity. Loro, invece, hanno subito nazionalizzato i tre maggiori istituti di credito, Kaupthing, Glitnir e Landsbanki, mettendo alla porta i top manager con bonus incorporato; poi, la cosiddetta «rivoluzione delle pentole» ha mandato a casa il governo e l'intero Parlamento. Ottenendo un altro, invidiabile, risultato: oggi l'Islanda è guidata da sole donne. Quote rosa al cubo.

Sul Paese, tuttavia, pesa da qualche anno la peggiore delle accuse: quella di «non aver onorato i debiti». Di aver cioè fatto default senza pagarne dazio. In effetti, i creditori esteri delle banche finite sotto l'ala statale non hanno ancora rivisto un centesimo. «In futuro risarciremo tutto», ha garantito il ministro Steingrímur Sigfússon. Che, qualche giorno fa, ha però incassato dalla corte dell'Efta (European free trade agreement) la decisione benevola secondo cui l'isola non deve risarcire i risparmiatori britannici e olandesi che avevano investito nei conti Icesave, una controllata di Landsbanki. È una sentenza che vale, per le casse islandesi, 2,6 miliardi. Ossigeno puro.

Non tutto è però stato risolto. Al Paese servono ancora misure di stimolo economico. E poi c'è una popolazione irritata per gli scarsi successi ottenuti nella caccia ai colpevoli del disastro finanziario. Per ora, poche le condanne inflitte: quattro anni e mezzo a due ex dirigenti della banca Byr; due anni all'allora direttore del ministero delle Finanze; un risarcimento di 3,2 milioni di euro pagato dall'ex presidente di Kaupthing. L'ex premier Geir Haarde se l'è cavata: niente carcere nè sanzioni pecuniarie pur essendo stato ritenuto colpevole di non aver informato i ministri sulle difficoltà finanziarie.

Catapultato da un paesino di pescatori alla capitale, dove guida un team con più di 100 collaboratori, il Marshall in salsa islandese Olafur Hauksson ammette di essere frustrato per i risultati raggiunti. Ma il problema, aggiunge, è che «perseguire i banchieri non è facile perchè spesso la legge non è chiara su ciò che è reato nell'alta finanza. E trovare le prove di una frode non è facile». Ma Olafur deve guardarsi anche le spalle: due suoi ex collaboratori sono indagati per aver intascato circa 200mila euro in cambio di informazioni riservate offerte all'amministratore di una società in bancarotta. È proprio vero: il denaro non dorme mai.

FONTE: QUI


lunedì 4 febbraio 2013

La Germania Rimpatria L’Oro, e In Italia ci grattiamo le palle


Mentre In Germania Si Rimpatria L’Oro Conservato Nei Forzieri Di Stati Uniti e Gran Bretagna in Italia Per Propaganda Elettorale Monti e i Partiti Affermano di Tagliare le Tasse perchè ormai siamo Salvi!

La Faccia Tosta e la Menzogna in Italia è lo sport più praticato dai Partiti e dai Tecnici da sempre, tempo fa ho scritto un’articolo dal titolo Le Bugie di Monti dei Partiti e il Crack Nascosto Inevitabile, ormai le Verità stanno venendo alla luce come ampiamente previsto da noi, ma nonostante tutto in questa campagna elettorale è tornato tutto alla “Normalità” siamo usciti dalla Crisi, sostiene Monti e i Partiti, continuano con l’affermare che i sacrifici vostri sono serviti e allora c’è la corsa alle solite promesse di Tagli delle Tasse come ogni campagna elettorale, naturalmente è TUTTO FALSO, mentono come hanno sempre fatto e subito dopo la campagna elettorale sarà dimostrato per l’ennesima volta, come abbiamo dimostrato tutte le Menzogne che vi hanno detto in tutti questi anni TUTTI.

Io affermo che non solo la crisi non è finita, non solo che dopo le elezioni ci sarà il massacro sociale definitivo, specialmente dopo le elezioni in Germania dove verrà rieletta la Merkel e solo dopo queste ci sarà la resa dei conti e il CRACK dell’EURO e del Sistema Neo-Liberista, questo è già stato chiaramente detto dalla stessa Merkel nel mese di Febbraio 2012 mese in cui la Germania ha tagliato ufficialmente la corda dove erano appesi tutti i Fessi Italiani, Spagnoli, Greci, Portoghesi, Irlandesi e Francesi.

Molti ancora oggi non l’ho hanno capito o voluto capire, parlo del Popolo, i Politici i Tecnici i Giornalisti i Capitalisti e i Comici Politici lo sanno BENISSIMO eppure la Menzogna continua come se nulla è successo con il solo obbiettivo di prendere tempo e sfruttare per qualche mese i vantaggi di una poltrona, fregandosi delle conseguenze di tale comportamento, non posso non dire che Gran Parte del Popolo Italiano è Complice ed è Colpevole per aver permesso tutto ciò, basta vedere i sondaggi a due cifre e anche ad una cifra sola di tutti i partiti che sono in Parlamento, nessuno escluso e anche fuori dal Parlamento, i cosiddetti “Nuovi” Movimenti di Grido e di Moda che hanno parlato di tutto in questi anni, cavalcando l’anti-politica ma mai del vero peccato o dei veri peccati originali, addirittura accusano il Sistema di essere stato Statalista, questo la dice lunga sull’artenativa che il Popolo sta avallando inconsapevolmente, cadendo dalla padella alla brace, in altri paese europei invece ci si organizza essendo consci che siamo già al dopo e si agisce per attutire il colpo e limitarne i danni il più possibile dovuti alla FINE Dell’EURO e del Neo-Liberismo che avrà ripercussioni MONDIALI, ma in Italia siamo lontani anni luce dal pensare come limitare le conseguenze attraverso misure che dovevano già dovute essere messe in campo, invece la musica e i partiti sono sempre quelli e chi voleva cambiare questo SISTEMA non è stato ingrado nemmeno di raccogliere le firme necessarie per partecipare alla competizione elettorale per mancanza di UOMINI del POPOLO disposti ad impegnarsi per salvare loro stessi e la propria Nazione, mandando a casa TUTTI senza distinzione o etichette, quindi ogni Italiano al posto di blaterare dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza e dire che la colpa non è solo dei Politici o dei Tecnici, ma è di una mentalità Egoistica e Insufficiente di intere generazioni nati e cresciuti all’ombra del Neo-Liberismo e della perdita di Valori e Principi che hanno cambiato le priorità nella scaletta della Vita quotidiana, dove il Noi è stato sostituito con L’Io. Quindi parlare di Interesse Comune, del Bene Collettivo, di Senso Civico, di Nazione o Patria, di Verità, di Giustizia Sociale, di Stato Sovrano, di Popolo, di Dignità, di Libertà, Di Rischio, è un’impresa che rischia di non essere capita e addirittura fuori moda.

Mentre in Altri Paese si preparano al DOPO, come i “Bravi” Tedeschi stampando Marchi, e attraverso apposite Leggi, garantiscono i depositi e scambiano euri con i marchi, in Italia si dorme beati e rassegnati, anestetizzati dai media di regime e dalla pigrizia che affligge il Popolo Italiano che non avverte il bisogno d’informarsi, è notizia di questi giorni che la La Germania riporterà in patria circa 36 miliardi di dollari in oro dai depositi negli Stati Uniti e in Francia. Ha affidato a una nota il suo messaggio la Bundesbank: lì in poche righe, la Banca centrale del paese ha comunicato il rientro entro il 2020 nelle casse tedesche di 374 tonnellate d’oro immagazzinate a Parigi. Mentre ulteriori 300 tonnellate faranno ritorno in Germania da New York. Calcolatrice alla mano, entro il 2020 la Germania distribuirà l’oro in modo da avere la metà delle sue 3.400 tonnellate a Berlino, mantenendo il 37% delle riserve a New York e il 13% a Londra.

Secondo gli esperti dietro queste manovre di rientro del metallo prezioso c’è una strategia chiara che a qualcuno sfugge, dal momento che la Germania possiede già parecchio oro in casa, le riserve complessive della Banca centrale tedesca che ammontano a 183 miliardi di dollari in oro rappresentano circa il 10% di tutto l’oro mondiale e un simile trasloco ha costi notevoli. Sarebbe buona cosa sapere cosa è successo del nostro oro, come sappiamo cosa succede a quello Tedesco, ma come dicevo prima il Popolo Italiano ha altro a cui pensare, ritenendo questi argomenti lontani e inutili, perchè tutto va bene e tutto si risolverà, beati Voi………..Ma passiamo alle cose serie e importanti.

Cosa sta succedendo? Gli economisti sono convinti che la Bundesbank ritenga plausibile una crisi anche di grande proporzione. I media, infatti, spesso non pongono l’accento sul fatto che, in caso di eventuale implosione dell’euro o di una catastrofe finanziaria di grande portata, l’accesso all’oro sarebbe quasi certamente limitato.
Insomma, se la Germania volesse rientrare in possesso del suo oro in tempi di crisi conclamata, qualsiasi richiesta di trasferimento sarebbe difficile da concretizzarsi e, come minimo, ci sarebbero ritardi.

Nel peggiore dei casi tali richieste potrebbero essere negate, a seconda della circostanza del momento. Ecco spiegato dunque perché Berlino ha deciso di non aspettare più tempo.Anche perchè di tempo ne è rimasto poco con buona pace di chi ancora non lo ha capito in Italia. Si sta probabilmente preparando a fronteggiare un evento di grande portata: che forse non si ha la certezza della data ma si ha la certezza che accadrà e anche in tempi relativamente brevi. L’atteggiamento della Germania conferma e anzi rafforza il fatto che l’oro, alla fine, è sinonimo di moneta. Il lingotto fisico, in definitiva, non è solo una commodity, o un veicolo per fare trading giornaliero, o anche un investimento. E’ una protezione, un hedge che protegge contro determinati eventi: e, in casi estremi, diventa qualcosa che può essere utilizzato per pagare beni o servizi, quando tutti gli altri mezzi di pagamento falliscono. Spero che questo faccia almeno riflettere gli Italiani che sognano ancora e anche quelli che gli hanno rubato i sogni.

E visto che ormai si parla di crisi valutaria e CROLLO DELL’EURO, visto che la stessa Bundesbank è consapevole di questo rischio, si decide di rimpatriare, a maggior ragione, le quantità dell’oro. Purtroppo c’è da ricordare un particolare che viene spesso dimenticato: nessuna valuta dura per sempre. E a questo punto una crisi valutaria è inevitabile visto che niente è mutato nei livelli dei debiti privati dei paesi mondiale, dei deficit/Pil, nella stampa di Moneta Sovrana, Divisione Bancaria, Libera Circolazione dei Capitali, riduzione dei Derivati,: a parte il fatto che tali fenomeni continuano a crescere.

E ora ci sono rumor secondo cui anche l’Olanda e l’Azerbaijan sono pronti a rimpatriare parte dell’oro dislocato all’estero. Corsa all’oro come corsa agli sportelli (come affermavo qui) e approfittare del super apprezzamento dell’EURO 1,37 sul Dollaro, per acquistare altra Moneta non ha RISCHIO di FALLIMENTO, come io avevo suggerito in tempi non sospetti da alcuni anni ai fortunati che possedevano il gruzzoletto, oggi consiglio la stessa cosa per i fortunati che certamente saranno numericamente meno di allora.

Naturalmente fuori dall’Europa


FONTE: QUI

venerdì 1 febbraio 2013

Il redditometro, ma che Bufala è questa??

di Daniel Gentile collaboratore di Nocensura.com

"Il Redditometro (o "accertamento sintetico di tipo induttivo") è lo strumento attraverso il quale il Fisco può stimare il reddito presunto di un contribuente, sulla base delle spese che quest'ultimo ha effettuato, grazie ad una serie di indici fissati a priori, e successivamente convocarlo, per chiedergli di giustificare lo scostamento tra spese effettuate e reddito dichiarato."



Come funziona

L'accertamento sintetico è ammesso solo quando il reddito complessivo accertabile (reddito presunto) risulta superiore di almeno il 20 per cento rispetto a quello dichiarato (nella versione precedente del redditometro tale percentuale era pari del 25 per cento).
La determinazione sintetica del reddito viene effettuata mediante un calcolo basato su alcuni "indicatori di capacità contributiva". In pratica, vengono considerate tutte le spese di un certo tipo che sono a conoscenza del fisco (v. tabella), le quali vengono moltiplicate per dei coefficienti legati alla "classe" attribuita al contribuente, sulla base di tre caratteristiche:
  • composizione famigliare (single, coppie con e senza figli, monoparentali);
  • età (fino a 35 anni; 35-64 anni; oltre 65 anni);
  • area geografica (Nord, Centro, Sud).
La moltiplicazione delle spese per i coefficienti porta alla determinazione del reddito presunto. Dopo averlo determinato, l'Agenzia delle Entrate invita il contribuente a comparire di persona (o per mezzo di rappresentanti), per giustificare lo scostamento tra spese e reddito, fornendo dati e notizie rilevanti ai fini dell'accertamento. Successivamente, il contribuente potrà avviare il procedimento di accertamento con adesione.
Il contribuente può controllare preventivamente la congruenza tra spese sostenute e reddito dichiarato tramite Redditest, un software messo a punto dall'Agenzia delle Entrate.
RIFLESSIONE:

In sostanza lo stato si arroga il diritto di sapere tutto;

Hai speso di più del tuo reddito? Come hai fatto? devi "dimostrare"

  • Ti ha prestato i soldi tuo zio? Dimostramelo! 
  • Ti ha aiutato tua mamma? Dimostramelo! 
  • Hai risparmiato i soldi tenendoli in casa in una cassetta, sotto le mattonelle? Dimostramelo! 

Io devo dimostrare come spendo i miei soldi? Ma scherziamo? 
DOBBIAMO ROVESCIARE QUESTO CONCETTO. 
Sei TU (stato) che devi dimostrare come spendi i MIEI soldi!

giovedì 31 gennaio 2013

L'Islanda VINCE sull' Unione Europea


Il governo islandese ora esulta. Il giudizio della corte, infatti, è definitivo, e non potrà essere nuovamente oggetto di ricorso. La piccola isola vinto. La sua rivoluzione è giunta a termine, trionfante. E, sicuramente, farà storia.

Il Tribunale dell’EFTA (Associazione Europea del Libero Commercio, alla quale aderiscono oltre ai paesi dell’UE anche Islanda, Liechtenstein e Norvegia), con sede a Lussemburgo, ha stabilito oggi che il governo dell’Islanda non ha violato la legislazione europea quando ha deciso di non risarcire gli investitori stranieri della banca on-line Icesave, dipendente da una delle principali entità finanziarie fallite nel 2008.

Nella sentenza l’Efta spiega che l’Islanda non ha contravvenuto le normative europee vigenti al momento dei fatti quando decise di non risarcire gli azionisti stranieri, decisione tra l’altro avallata da un referendum appositamente convocato, attraverso il quale la maggioranza dei cittadini del paese valutarono di non investire denaro pubblico per ripianare i debiti con le banche private fallite.

Il Tribunale dell’Efta ha anche stabilito che il governo islandese non ha compiuto un atto discriminatorio decidendo invece di risarcire gli azionisti del paese. 

L'Islanda ha diviso gli istituti di credito indebitati, facendoli confluire in nuove società. In questo modo il Paese non si è sobbarcato per intero i costi del recupero. Poi, il governo ha protetto i risparmi dei suoi cittadini: con leggi di emergenza emanate appena prima del tracollo ha stabilito che i conti correnti degli islandesi dovessero essere coperti in caso di fallimento delle banche. Una misura che con il senno di poi si è rivelata fondamentale. Forse è questo l'ingrediente della ricetta più esportabile: decidere per legge che i soldi dei correntisti non possano essere usati per mitigare le perdite delle speculazioni finanziarie.

E' una vittoria sicuramente arrivata con un elefantiaco ritardo, ha un valore prettamente mediatico, dal punto di vista istituzionale invece, vince il buonsenso di un presidente che decide di non lasciare il paese nelle mani delle banche, di riprendere l'economia nelle mani, di nazionalizzare banche e attività che nel frattempo erano state privatizzate, a questo proposito, vorrei segnalarvi un video che in maniera esplicita fa capire molte cose.