sabato 5 gennaio 2013

Referendum sull'acqua, è carta straccia




Durante le feste fanno la festa ai cittadini e alla democrazia. E’ una vecchia tradizione italiana quella dei colpi di mano a Ferragosto e a Natale, quando i cittadini sono distratti, ma sull’acqua pubblica non ci si è risparmiati: devono essere tali e tanti gli interessi in campo che a distruggere il referendum ci hanno provato prima Berlusconi nell’estate del 2011, con un decreto così mal fatto che è stato riconosciuto incostituzionale e adesso il sobrio Monti, con entusiastico appoggio bipartisan. Così quegli stessi che organizzano primarie con la stessa frequenza delle estrazioni del lotto, nascondendosi dietro il panettone e il silenzio mediatico hanno contribuito a fare carta straccia del referendum sull’acqua pubblica.
Il golpe idrico è avvenuto prudentemente in due mosse: prima con il decreto Salva Italia si è dato  all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas una competenza specifica per i servizi idrici, cosa già di per sé significativa dal momento che non è un mistero come le società private piccole o grandi, italiane o straniere  che vogliono mettere le mani sull’acqua operano anche nel campo dell’energia. E non c’è nemmeno bisogno di citare Sorgenia di De Benedetti: l’appoggio politico e mediatico va ripagato. Tanto alla fine tutto verrà preso dalle tasche dei cittadini.
Una volta esteso il proprio raggio d’azione l’Autorità, la cui sigla è Aeeg, ha  agito nel momento in cui gli italiani non pensavano all’acqua, ma a procurarsi lo spumante di capodanno: il 28 dicembre l’organismo vara  una delibera  - Regolazione dei servizi idrici: approvazione del metodo tariffario transitorio per la determinazione delle tariffe 2012-2013” – che reintroduce la remunerazione del capitale investito nella bolletta dell’acqua, proprio quella che 26 milioni di cittadini avevano bocciato con il referendum. Certo si è avuta l’accortezza di chiamarla in altro modo, è stata ribattezzata in un più fumoso “costo della risorsa finanziaria” il che permetterà ai gestori di ritagliarsi sulle bollette una fetta di profitti a prescindere. E’ lo stesso motivo per il quale sia a Berlino, sia a Parigi si è tornati alla gestione pubblica, ed è un esempio luminoso di quel liberismo parassitario che fa profitti sui beni e sui fondi pubblici, di quel capitalismo di rapina da cui l’Europa è infetta.
Del resto il 7% di profitto assicurato che già i gestori privati avevano caricato in bolletta, non è mai stato stornato. E forse la nuova deliberà permetterà di aumentare la percentuale. Ma ciò che è significativo è che tutto questo avviene, come ormai qualsiasi cosa in questo Paese, attraverso uno strumento “tecnico “come l’Aeeg che passa sopra la volontà politica degli italiani e dunque sopra la democrazia. Esattamente come il governo Monti che è una specie di Aeeg della premiata ditta Bce, Merkel & Bruxelles. Naturalmente nel più assoluto silenzio dei partiti, sia di quelli favorevoli alla privatizzazione totale, sia di quelli che, pur obtorto collo, come il Pd si erano raccordati ai referendum. Dov’è Bersani? A farsi intervistare dal Wall street journal o a pettinare le acque?
Adesso bisognerà vedere come faranno per il nucleare
FONTE: http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/

Perchè Monti partecipò alla cena del Bilderberg?


Roma - Il presidente del Consiglio Mario Monti è stato il 14/11/2012 alla cena organizzata in occasione del convegno di Bilderberg (tenutosi a Roma) - che raccoglie economisti e imprenditori internazionali di altissimo livello - per parlare dell'Italia e delle misure prese in campo economico e per combattere la crisi. E' quanto viene sottolineato da fonti di Palazzo Chigi interpellate al riguardo.

Mario Monti arriva alla cena organizzata dal Club di Bilderberg, la congrega degli illuminati che tiene riunioni segrete di ispirazione massonica.

Le medesime fonti ritengono quindi fuori luogo le polemiche sulla presenza del premier italiano a tale cena. Monti, che non ha partecipato al convegno, e che il giorno dopo fu impegnato in una visita ufficiale in Algeria.Mario Monti spiega a banchieri, economisti e imprenditori internazionali di alto livello la cura che il governo ha prescritto all'Italia per uscire dalle secche della crisi economica. Il Prof, invitato ieri sera alla cena organizzata in occasione del convegno di Bilderberg, tenutosi il 14/12/2012 a Roma, ha parlato delle misure economiche messe a punto: niente di piu', si sottolinea a palazzo Chigi respingendo le critiche (come quella del quotidiano 'Libero' che il 15/12/2012 titolò: 'Monti festeggia un anno a cena con la sua lobby') sulla presenza del premier italiano ad un avvenimento di questo tipo.
Il premier ha infatti partecipato solo alla cena, su invito, ma poi non fu presente al convegno.


Il club Bilderberg raccoglie periodicamente imprenditori, top manager, figure politiche di elevata statura e prende il nome dall'Hotel in cui, in Olanda, si svolse la prima riunione, nel 1954. Gli incontri del gruppo sono improntati alla massima franchezza su tutti i principali temi della politica e dell'economia ed e' per questo, per preservare tale franchezza - spiegano alcuni partecipanti - che sono 'off the record'.Si tratta dunque di un forum internazionale informale che prevede una conferenza annuale. Gli inviti sono fatti dal presidente, previa consultazione con i membri del comitato direttivo. I partecipanti sono scelti per la loro esperienza, le loro conoscenze, la loro posizione e il loro possibile contributo al programma selezionato. In media sono 120 i partecipanti di cui due terzi provengono dall'Europa e il resto dal Nord America. Circa un terzo rappresenta la politica e due terzi la finanza.

La cena dunque si e' tenuta ai musei capitolini. E al centro della serata c'e' stato proprio il piano di azione del governo italiano. Da qui l'invito a Monti che, di fronte a 70 ospiti italiani e stranieri, ha spiegato quanto fatto dal suo esecutivo, facendo riferimento anche alla legge di stabilita' e alle misure antievasione. 

L'invito e' stato esteso a diversi ministri, come Francesco Profumo, Anna Maria Cancellieri, Elsa Fornero. Atteso anche Corrado Passera che alla fine non e' potuto intervenire per altri impegni istituzionali. Tra gli altri italiani, il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, e l'ad delle Ferrovie Mauro Moretti. (Ansa)

Signoraggio: Un problema di Democrazia, prima ancora che macroeconomico

Il signoraggio bancario è tra i fenomeni più discussi in campo politico, economico e finanziario. I più hanno concentrato la propria attenzione sugli aspetti macroeconomici, sottovalutando le problematiche "politiche" alla base del fenomeno così come configurato oggi.

Signoraggio bancario: un problema di democrazia prima ancora che macroeconomico.

Il nuovo anno si riapre con temi oramai consolidati.  La crisi internazionale ha indotto l'utente medio ad una maggiore attenzione verso fenomeni macroeconomici troppo spesso semplificati in maniera approssimativa. Ecco come leader di movimenti politici che sino a ieri si erano occupati di ben altra materia, oggi discutono di spread , signoraggio ed altri fenomeni alquanto complessi, con una preoccupante (apparente) disinvoltura.

Proprio sul fenomeno del signoraggio occorre fare il punto della situazione, essendo un meccanismo storico, discusso e discutibile e che oggi tuttavia ci offre la possibilità di dare un senso compiuto a diversi fatti ed accadimenti emersi negli ultimi anni. Come spiegato in maniera molto precisa da Wikipedia il signoraggio può essere definito come ” il flusso di risorse reali che un governo guadagna quando stampa moneta che spende in beni e servizi “. Siamo in presenza di un fenomeno storicamente utilizzato già dai feudatari (da qui il termine signoraggio) per creare moneta e titolarità sui redditi. Abbattiamo dunque il primo luogo comune: non è il frutto di logiche speculative di gruppi internazionali,  quanto piuttosto uno strumento di politica economica a disposizione degli Stati.

Il signoraggio si lega in maniera stretta al concetto di inflazione. Infatti l'emissione di moneta , laddove non controllata, può causare fenomeni di iper inflazione. Basti pensare alla cosiddetta iper inflazione weimariana, quando al termine della Grande Guerra, fu addebitata alla Germania dai Paesi vincitori , il costo della guerra.  La Germania per assolvere il debito emise una grande quantità di carta moneta con i risultati che la Storia documenta in maniera puntuale.

Di fatto il signoraggio è una tassa sulla coniazione di moneta. In Europa però abbiamo un passaggio ulteriore in virtù della natura privata delle Banche Centrali che partecipano la Banca Europea.  La stampa di carta moneta demandata al sistema bancario può avvenire  in contropartita ad obbligazioni statali collocate sul mercato aperto.  E' dunque possibile stampare la moneta per comprare debito  incassando così di fatto (ricordiamo che parliamo di privati….) la differenza tra il costo della produzione materiale del denaro ed il tasso di interesse collegato al debito pubblico acquistato.


Quando la Banca Europea incassa il quantum, lo distribuisce a sua volta nei vari Stati tra le Banche partecipanti. La distribuzione vede una tassazione da parte dello Stato di appartenenza con il delta che resta a disposizione dell'Istituto Bancario privato.  Addirittura in alcuni stati , dove non è prevista tassazione, l'intera somma entra a disposizione delle singole banche centrali. Una leva finanziaria dunque sia per gli Stati che per i banchieri, in grado di finanziare gli apparati più complessi. Una vera e propria fonte di finanziamento costante e manifesta abusata da tutti i Paesi industrializzati e non. Qualsiasi ipotesi fantasiosa relativa a complotti e ipotetiche lobby cospiratrici è priva di qualsiasi supporto macroeconomico di riferimento.

Il problema assume invece una rilevanza “politica”.  Dagli accordi di Bretton Woods in avanti, le Banche Centrali ed alcune organizzazioni come l'Organizzazione Mondiale per il Commercio ed il Fondo Monetario Internazionale,  hanno assunto un ruolo centrale nella finanza internazionale,  senza che alla base delle stesse vi fosse alcuna legittimazione democratica, propria dei soli Stati sovrani. Il principio che vede la Banca Centrale indipendente dal Governo fa si che questa sia completamente autonoma con un potere “de facto” di immenso rilievo.  E' questo il problema reale alla base del signoraggio e che pochissimi sino ad ora hanno affrontato, preferendo lanciare ipotesi fantasiose e non corrispondenti alla realtà. 

Il signoraggio è un problema di democrazia prima ancora che macroeconomico. 
Esistono business acclarati e giustificati, ruoli sovranazionali creati dai Governi e oggi non più controllabili che mettono a serio repentaglio la democrazia globale.  Soltanto un intervento “politico” può ricondurre il fenomeno nel quadro delle politiche macroeconomiche che se ben gestite possono essere leva di sviluppo reale per l'Unione Europea e l'economia mondiale.

Fonte: http://www.fanpage.it/signoraggio-bancario/




In Italia, la Democrazia è MORTA.


Dopo il bellissimo articolo sul signoraggio bancario pubblicato da Magdi Allam su Il Giornale nei mesi scorsi (questo) sull'edizione del 31 Dicembre un altro articolo che descrive il golpe dei poteri forti di cui Monti è espressione...

In Italia la democrazia è morta

(Il Giornale) - La Storia ricorderà il primo anno del governo Monti per aver perpetrato tre crimini ai danni della democrazia, dello Stato e degli italiani. La denuncia di Berlusconi, fatta tardivamente, di essere stato vittima di una congiura che lo costrinse a rassegnare le dimissioni, è un dato di fatto oggettivo e documentabile. 
In Italia la democrazia sostanziale è morta. La Costituzione che recita che siamo una Repubblica parlamentare è stata stravolta da un capo dello Stato che si comporta come se fossimo una Repubblica presidenziale auto-attribuendosi il potere esecutivo, commissariando il Parlamento e riducendo il governo a esecutore di direttive presidenziali arbitrarie. Così come Berlusconi si dimise senza un voto di sfiducia del Parlamento, ugualmente Monti si è dimesso senza un voto di sfiducia del Parlamento. Napolitano ha annunciato la data delle elezioni anticipate quando il Parlamento non era ancora dissolto e il governo era ancora in carica. Il fatto che le scelte politiche cruciali avvengano senza tener conto del Parlamento che dovrebbe esprimere la sovranità popolare, conferma che siamo già in un contesto estraneo alla democrazia sostanziale. L'insieme delle istituzioni non sono più rappresentative della volontà popolare. Il Parlamento è formato da deputati e senatori designati, non essendoci più il voto di preferenza, ciò che fa venir meno il fulcro della democrazia sostanziale, ovvero il rapporto fiduciario tra l'elettore e l'eletto. Il capo dello Stato è designato da un Parlamento di designati. E il capo del governo è stato calato dall'alto dai poteri finanziari globalizzati.

Quando il 16 novembre 2011 Monti giurò sulla Costituzione di “esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione”, giurò il falso. Quel giorno Monti era ancora consulente internazionale della Goldman Sachs, la più grande e potente banca d’affari al mondo; membro del Consiglio Direttivo del “Club Bilderberg”, il salotto più esclusivo dei potenti della finanza e dell'economia nel mondo; Presidente del Gruppo Europeo della “Commissione Trilaterale”; membro del “Comitato consultivo di alto livello per l'Europa” di Moody's, una delle tre maggiori agenzie di rating al mondo. Soltanto 9 giorni dopo, il 24 novembre, con un dispaccio dell'Ansa delle 11,36 dal titolo “Monti lascia la Bocconi e altri incarichi”, abbiamo appreso che “Monti ha lasciato poi tutti gli incarichi che ha come consulente Goldman Sachs, presidente europeo della Trilaterale e nel comitato direttivo Bildelberg”.
Ebbene è del tutto evidente che l'interesse nazionale dell'Italia non coincide, all'opposto confligge, con quello delle istituzioni finanziarie globalizzate che hanno creato il cancro dei titoli derivati tossici, che ammontano a 787 mila miliardi di dollari pari a 12 volte il Pil mondiale, il cui interesse è di riciclare questo denaro virtuale mettendo le mani sull'economia reale e sulle imprese che producono beni e servizi. E se la Mafia, per riciclare il denaro sporco frutto di attività illecite, le basta avere a disposizione singoli politici, dirigenti pubblici e imprenditori, la speculazione finanziaria globalizzata per riciclare un ammontare stratosferico di titoli spazzatura deve controllare direttamente i governi degli Stati. 
Il fatto che Monti sia espressione di queste istituzioni finanziarie è stato da lui stesso ammesso. Il fatto che queste istituzioni siano responsabili della speculazione finanziaria è assodato. E' un dato di fatto che il primo anno del governo Monti corrisponde alla perpetrazione del crimine dell'uccisione della democrazia sostanziale. Così come stiamo assistendo alla perpetrazione del crimine della spogliazione totale della sovranità dell'Italia vincolando qualsiasi governo a sottomettersi alle imposizioni del Trattato europeo di stabilità finanziaria. La conseguenza è che si sta perpetrando il terzo crimine della trasformazione di uno Stato ricco in una popolazione povera e di imprese creditrici in imprenditori falliti. Sono questi gli ingredienti manifesti e indubbi della congiura ai danni non solo di Berlusconi ma dell'Italia e degli italiani.


Fonte: http://www.ioamolitalia.it/editoriale/in-italia-la-democrazia-e-morta.html
Fonte: nocensura.com

Magdi Cristiano Allam su sovranità monetaria e signoraggio: "uscire dall'euro"

Articolo di Magdi Cristiano Allam che spiega in modo chiarissimo il signoraggio bancario, pubblicato (incredibilmente) da Il Giornale. Articolo del 25/07/2012


Magdi Allam: "il problema non è il debito pubblico, ma la sovranità monetaria" - infatti il Giappone ha un rapporto debito pubblico - PIL superiore al 220% tuttavia paga un tasso di interesse bassissimo, vicino allo zero, solitamente intorno allo 0,1% contro il 4-5% con punte di oltre il 6% pagato dall'Italia nel periodo del golpe.

Circa l'uscita dall'euro dell'Italia, che i partiti sudditi dell'eurocrazia bilderberg definiscono - da buoni attori - con toni allarmistici "una catastrofe" senza mai argomentare i motivi (altrimenti sarebbero sbugiardati) leggi l'articolo L'uscita dell'Italia dall'Euro sarebbe una CATASTROFE! 

Fonte: nocensura.com

Napolitano, e il suo discorso, il Flop di fine anno


Il Re è nudo - tratto da http://diariodiunadisoccupataperbene.blogspot.it/2013/01/il-re-e-nudo.html?spref=fb

Finalmente è arrivato l'ultimo capodanno di Re Giorgio come Presidente della Repubblica italiana. 
E l'accostamento "re" a "repubblica" non è certo un caso.
Si fa fatica a pensare che le tanti, inutili, vuote e con un palese secondo fine, parole pronunciate dal nostro re, siano le stesse di un importante antifascista, un partigiano nonchè primo presidente rosso della repubblica, membro del partito comunista.
Come diceva mio nonno, che partigiano non era, ma che avrebbe adesso la stessa età di re Giorgio: vale più una nomina che un'azienda. 

Eh si Giorgio, bastano 20 minuti in televisione per farti cadere dal trono e nonostante tu ti sia aumentato lo "stipendio" di 8 mila euro ecco come appari: come un re nudo.
Nudo di personalità, nudo di possibilità di espressione, nudo di quella libertà per cui hai sicuramente lottato durante la tua vita politica.

E' triste vedere come un uomo di 88 anni riesca a perdere credibilità e dignità colpo, dopo colpo, dopo colpo.

Ma un aumento ingiustificato del tuo già lauto salario, mentre il 70% degli italiani ha passato il Natale più povero degli ultimi 20 anni, e abbassarsi a rendere il messaggio di fine anno una mera propaganda elettetorale, non potevi pensare che passasse inosservato.
Nessuno pretende che tu sia all'altezza del vero presidente partigiano che qualche decennio fa ti ha preceduto, e nessuno pretende che gli italiani ascoltino te con la stessa passione con cui ascoltavano lui, ma toglierci anche il messaggio di fine anno per strumentalizzarlo pro agenda Monti, non ti sembra l'ennesima presa in giro?

Non era già bastato il lacerante, logorroico e soporifero show di Benigni qualche settmana fa come messaggio elettorale? Lui almeno è pagato per fare il giullare di corte, da lui ci si puo' aspettare un intervento ridicolo, ma tu sei il re, non puoi spogliarti così di una tale dignità.
Nel tuo sproliloquio politico hai nominato anche noi giovani disoccupati, noi" 1 su 3 disoccupati italiani", semplicemente per ricordarci che alle prossime elezioni dovremo votare chi veramente potrà fare i nostri interessi.
Mi sorge un dubbio, re Giorgio: tutto questo tuo accanimento elettorale non sarà mica dato del fatto che hai paura del buon Silvio e delle sue minacce circa una possibile inchiesta su di te e sul tuo regno? Fossi in te non mi preoccuperei, i colpi li pari bene....per non dire altro.

Wikipedia censura Bilderberg e Trilaterale dal profilo di Monti


L'enciclopedia online Wikipedia cancella la citazione dei collegamenti del premier al Gruppo Bilderberg e Trilaterale ed elimina i riferimenti ai risultati economici negativi del governo dei tecnici. Il Sole24Ore critica il Prof e viene zittito. Ecco il regime strisciante

Di Stefano Filippi - Il Giornale

Il sito internet si chiama www.ilbuio.org ma aiuta a fare luce su una strana serie di coincidenze che riguardano l'augusto professor Mario Monti. 

È una storia che riguarda il premier dimissionario e Wikipedia, l'enciclopedia online più cliccata del pianeta. Si dà il caso che qualche enciclopedista abbia voluto aggiungere alcuni dettagli (non proprio trascurabili ma forse imbarazzanti) alla autorevole biografia del Bocconiano.

Per esempio, che Monti è stato presidente europeo della tenebrosa quanto prestigiosa Trilaterale. Oppure che aveva fatto parte dello «steering committee» del Gruppo Bilderberg. O ancora che è il numero 1 (ancorché onorario) di un altro ristretto «think tank», il club Bruegel di Bruxelles.

Tutte cose vere, informazioni facilmente verificabili e largamente diffuse sul web. Invece che ti combina Wikipedia, «enciclopedia libera» di nome ma non di fatto? Ogni volta che qualche utente tenta di infilare queste voci nel profilo di Monti subisce una censura. I moderatori sono intervenuti e hanno ripristinato la voce precedente, mondata da ogni riferimento che associasse il limpido curriculum montiano a lobby influenti, reti di potere esclusive, élite più o meno segrete capaci di orientare le politiche delle organizzazioni internazionali come dei singoli governi.

La storia della censura wikipedica è raccontata nei dettagli sulla pagina principale di Buio.org, un sito «multiautore» di estrema sinistra (tra i link consigliati figurano anche l'Associazione Stalin, Indymedia e il database internazionale sul marxismo) ricco di rimandi da consultare per le opportune verifiche. Si può ricostruire la discussione sulla voce relativa alla Commissione Trilaterale con le numerose purghe operate dai «liberi censori», la relativa cronologia, e la stessa operazione è possibile ripetere per le voci sul Bilderberg e il Bruegel. Vengono riportati anche i «nickname» degli amministratori di Wikipedia che sono intervenuti a ghigliottinare le informazioni sgradite. Sembra siano «tra i più attivi e “autorevoli”» dell'edizione italiana dell'enciclopedia web.
C'è un occhio di riguardo, dunque, su Mario Monti. Nulla deve turbare la sua immagine irreprensibile, priva di lati oscuri, che non sbaglia mai. Se sul Professore circola qualche informazione che potrebbe metterlo in cattiva luce, scatta immediatamente il tentativo di censurare o sminuire. Soltanto in questi ultimi giorni è successo altre due volte. La prima è stata venerdì, quando il quotidiano online Formiche.net (il cui fondatore, Paolo Messa, è nello staff del ministro Clini dopo essere stato capo ufficio stampa dell'Udc, fonte Wikipedia) ha rivelato il luogo in cui si stava svolgendo la riunione segreta tra Monti e i centristi: un convento di suore sul Gianicolo legate alla Comunità di Sant'Egidio. Immediata pioggia di false smentite. Ieri, altra sequela di precisazioni e distinguo verso il Sole24Ore che ha fatto i conti in tasca al governo scoprendo che i tecnoministri hanno realizzato soltanto il 25 per cento del programma.
Monti l'intoccabile. Il perfetto. Il senza macchia. Soprattutto se le ombre sul suo sobrio e competente operato vanno a toccare l'ambito economico, nel quale il premier dimissionario si ritiene una sorta di messia infallibile. Ne è riprova ancora Wikipedia, all'erta perfino nella santa notte di Natale. Alle 22.28 del 24 dicembre si potevano leggere i dati non lusinghieri dell'economia italiana durante l'anno del governo tecnico: disoccupazione, Pil, debito, cose che conosciamo fin troppo bene. L'indomani, alle 10.18, qualche Erode aveva già spazzato via tutto. Le due versioni sono a disposizione a questo indirizzo: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Mario_Monti&diff=54873876&oldi....
Il giorno in cui nasce Gesù si fermano tutti i quotidiani, ma non le forbici della wiki-censura pro-Monti. È un fenomeno solo italiano. Un wiki-utente, infatti, ha aggiornato la biografia del professore anche nella disinformata versione in lingua francese. I wiki-cugini, lungi dallo zittire il collaboratore, gli hanno chiesto notizie e dettagli aggiuntivi. E anche la relativa discussione è online.

Fonte: http://pas-fermiamolebanche.blogspot.it/2012/12/wikipedofili-censurano-la-verita-su.html